Cortesie per gli ospiti.


Da quando son tornata a vivere al quartier generale condivido una casetta di legno e mattoni a palafitta, e con lei, il frigorifero.
Ma prima di addentrarci nella questione frigorifero (che in ogni caso è una bella conquista dato che prima non lo avevo) è bene introdurvi i miei inquilini: per rispetto di tutti e per non mancar di rispetto a nessuno li elencherò in ordine di abbondanza;
- 1 colonia di formiche rosso-nere la cui specie è soggetto di discussione (non tra di loro, loro lo sanno di che specie sono, solo che si divertono vederci discutere) che conta qualche migliaia di esemplari, escono solo di notte, non mordono ma ti camminano sul culo quando sei seduta sulla tazza.
A dir poco maleducate direi.
- 7 gechi Tokay adulti (quindi non meno di 20 cm l'uno) e altrettanti variabili piccolini. I tokay sono una delle poche specie di rettili capaci di urlare, e ce lo ricordano spesso.
Si sono divisi le stanze della casa e ognuno rispetta il proprio territorio fatta eccezione per camera mia.
La mia camera è il Colosseo dove nottetempo si sfidano rincorrendosi sui muri e urlandosi in faccia mentre io cerco di dormire.
Poco cortese da parte loro.








- Un numero indefinito di gechi dei muri, parenti di quelli che troviamo in Europa e grandi mangiatori di insetti.
Urlacchiano ogni tanto ma son generalmente educati.
Almeno loro.
- 4 uova di Box turtle, per ora sono molto educate, ma vediamo quando si schiudono.
- 1 cane di nome Shylo, stupido come una pigna ma molto dolce, non fa altro che leccare ogni lembo di parte umana non protetto da vestiti.
Lavorava qui come cane da guardia, inseme al suo collega Tank (pastore tedesco con attitudini naziste) ma visto che è terrorizzato da tutto è stato ricollocato e ora lavora come cane da supporto emotivo.
È il mio personale terapista.



- 1 Alicantino (non mi permetterei mai di chiamarlo spagnolo) ornitologo e sposato con l'amaca verde che abbiamo in balcone.
Se non è al lavoro è sull'amaca.
È veterinario e parla anche italiano, cosa che fa infuriare Cobraman perchè lui è l'unico pirla di questo posto a parlare una sola lingua.
Per rispetto della sua privacy lo chiameremo CoñoMan.
- 1 Brummie (un tamarro di Birmingham) , detto CobraMan che già conoscete.
In questa piccola casa sovraffollata viviamo tutti assieme, c'era anche un ratto prima, ma continuava a mangiare la mia pasta.
E la mia pasta non la devi toccare.
Mi piacciono molto i miei coinquilini, quasi tutti, ma sono frequenti le discussioni multilingua,
principalmente sul cibo,
principalmente io che mi incazzo perchè faccio la pizza e loro ci mettono sopra le peggiori blasfemie, come uova, chilly e fettine di manzo o pollo.
Oppure perchè mentre sorseggi il mango shake sul balcone vedi il grosso sacco che non avevi notato sul tavolo muoversi e cercare di strisciare via, e allora bestemmi con Cobraman che riempie la casa di sacchi sacchetti e tupperware di serpenti che cattura in giro.
“ e dove la metto la peperonata adesso che nel tupperware ci hai messo le vipere?!”
Senza contare che ci sono delle alleanze, per esempio Cobraman è innamorato delle formiche rossonere, e le lascia scorrazzare libere foraggiandole con marmellata e assicurandosi che abbiano acqua vicino alla scatola di polistirolo che gli fa da casa. E quando ti chiama esaltato come un bimbo dicendoti “guarda! Guarda! Che meraviglia vanno in giro in gang!” e tu vorresti fagli notare che non sono gang ma truppe e si stanno espandendo e tra poco tenteranno il golpe.
Oppure CoñoMan che crea buffet per uccellini in balcone attirando scoiattoli grossi come pantegane che speriamo non si mettano in combutta con le formiche altrimenti siamo fottuti.
Ma torniamo al frigorifero;
Abbiamo un frigorifero in 3, la spesa è ogni 5 giorni, e tra me e Coño che mangiamo come cinghiali si svuota in fretta e ogni 5 giorni si gioca a tetris per farci stare i numerosi kg di vegetali e minchiate varie che compriamo,
ma questo non è il problema,
il problema sono le cose non commestibili che i miei coinquilini ci mettono dentro.
Sono un'appassionata di Gin tonic.
Che per la cronaca è ottimo contro la malaria,
ma il GinTi si beve freddo, e se ci sono 50 gradi serve il ghiaccio.
Il cassetto del ghiaccio è pieno di provette con codici strani, come GTV1218 oppure TAV319 provette che più volte nell'enfasi trascinante della cocktailgenesi ho schiaffato dentro il bicchiere insieme al ghiaccio per poi versarci il gin e la tonica, adagiare il mio culone sull'amaca e mettere su 2pac.
Quante imprecazioni in polilingua ho tirato, quante divinità di varie religioni hanno ascoltato le mie preghiere quando mi trovavo le suddette provette tra un sorso e l'altro.
Maledetto Cobraman.
Va bene che sono sigillate,
ma c'è pur sempre veleno di serpente dentro.
e fosse solo per questo...
Un giorno entro in cucina e trovo CoñoMan con una bustina di roba bianca sul bancone, ne divide due strisce e rimette via quella in eccesso;
lo guardo,
non dico nulla,
alzo le mani in segno di resa,
lui rimette la busta in frigorifero dicendo “non è per me, è per le galline”.
Beh, se è per le galline allora!





Chi ha mai condiviso la casa con un veterinario forse mi capisce.
Se mai verrete ospiti, chiedete prima di consumare qualsiasi cosa presente nel frigorifero, chiedete prima di aprire buste, sacchetti o scatole di polistirolo.
Chiedete alle galline se vogliono condividere i loro “integratori alimentari” con voi, state attenti a non trovarvi in mezzo ad una rissa tra Tokay e se mai aveste bisogno di supporto e amore rivolgetevi al Dottor Shylo, puzza ma vi farà sentire meglio.