Una nuova casa



Si, ho un cesso in giardino

A
distanza di sei mesi mi ritrovo ancora qui, nella remota Merdor, la cui unica fortuna sta nell'essere ad una sola ora di distanza dal confine con il Laos e, cosa che le attribuisce sia valore che infamia, essere omaggiata da quella stupenda signora della Mekong.
Gli omuncoli hanno vinto, ho dovuto lasciare il forte, l'ufficio-casa è stato abbandonato e i piccoli mostriciattoli hanno occupato e distrutto anche l'ultima resistenza. Non che io non me ne sia andata ben volentieri, era un anno che insistevo per cambiare casa, visto che non si può vivere e lavorare in un parcheggio di una scuola di inglese.
Il mio nuovo compito è di allestire e rendere funzionale il nuovo ufficio qui nella ridente Merdor; si tratta di una tipica casa palafitta cambogiana, tutta in legno fatta eccezione per la cucina e il cesso, simili a quella dove abito nella foresta ma molto più grande e lussuosa, qui ci sono i vetri alle finestre, l'elettricità 24h e addirittura l'acqua calda (se funzionasse).
Dopo 5 ore buone di viaggio su un minibus stipato di francesi il mio collega mi viene a prendere con un oretta di ritardo (che in tempo cambogiano corrisponde a 5 minuti scarsi) il mio piano è questo, salutare Thol, lasciarlo andare a fare le sue cose (per non dire affanculo che sarebbe piu fedele alla cronaca) e prendermi il pomeriggio per orientarmi e sistemare cose (che è un altro modo per dire: fare la doccia la cacca e un pisolino).
no.
Non metto nemmeno piede in casa che degli schiamazzi attirano la mia attenzione, uno stormo di ragazze con poppanti annessi sciama su per le scale urlacchiando, guardo allarmata Thol che mi comunica “la padrona di casa non vuole che casa sua sia sporca, le ha mandate a pulire”, vorrei dirgli che è inutile, che tanto dovremmo spostare mobili e spacchettare scatoloni, ma non faccio in tempo ad aprir bocca che uno starnazzare richiama la mia attenzione, la padrona di casa (che per comodità chiameremo Landlady che è più corto) è arrivata con la sua moto rombante e si appresta a salir le scale seguita da i due nipotini.
La cacca dovrà aspettare, visto che il bagno è praticamente in cucina.
E la cucina non ha la porta.

Prima ancora di salutarmi Landlady estrae da un sacchetto 5 succhi al winter melon e va a piazzarli insieme all'incenso acceso sui 5 altarini presenti in casa. In verità sono 4 in casa e uno all'ingresso davanti al cancello. Sono offerte agli spiriti della casa ognuno di essi ha una diversa rappresentazione del Budda, ci sono anche due quadri di foto di statue del Budda, due fogli di benedizioni appesi e un puzzle incorniciato di Winnie the pooh e tigro che cazzeggiano su una roccia.

Qui in quanto a protezione dall'alto siamo in una botte di ferro.

Landlady si è innamorata del mio nome visto che lo continua a pronunciare mentre impartisce ordini e parla a non so chi camminando per la casa, le 3 ragazze armate di scopette cambogiane s'aggirano spazzando il pavimento di legno scuro, mentre un totale di 5 infanti tra i 9 mesi e i 7 anni si rincorrono urlanti per la casa. Io mi aggiro cercando di aiutare ma ogni qualvolta mi cimento in un lavoro Landlady urla il mio nome e seguita a parlarmi in cambogiano descrivendo cose o spiegandomi soluzioni a problemi che non capisco, visto che non parlo il dannato cambogiano. Ma lei va avanti a parlare senza preoccupazioni, indica in maniera energica prima la lampadina, poi l'attaccapanni, poi le tende rosa etc etc mi diverto ad immaginare cosa mi stia dicendo, potrebbe essere una banale descrizione dell'oggetto, come se venissi da un altro pianeta e lei si stesse prendendo la briga di insegnarmi ogni cosa, oppure potrebbe essere una storia assurda che sarebbe importante sapere, come che le tende hanno il vizio di fare sacrifici umani e di notte si animano e cercano di strozzarti nel sonno aiutate dall'attaccapanni.
Non lo saprò mai.
Che peccato.
Alla fine batte il palmo della mano su una sedia accanto a lei, io mi accomodo e decido di accendermi una sigaretta e godermi la scena:
Una signorina sta spazzando la sala, spazza con una di quelle scope corte, fatte di fili d'erba raggruppati in fasci, quelle che ogni tre spazzate perdono un pezzo, lasciando dietro una scia di pagliuzze. Ma tanto non importa perchè dei 6 bambini 3 stanno rosicchiando merendine e dolcetti di riso e zucchero colorati spargendo briciole in ogni dove.
La signorina pulisce la cucina?
Il cucciolo d'uomo apre con forza un pacchetto di patatine che esplode di tuberi ovunque, metà li mangerà dal pavimento, l'altra metà verrà ridotta in briciole dai suoi piedini grassottelli.
La signorina spazza il balcone?
Due cuccioli d'uomo in piena corsa si schiantano l'uno con l'altro mandando in frantumi i loro bastoncini di riso soffiato e zucchero su tutto il pavimento.
La signorina passa lo straccio per terra?
La più piccola cucciola d'uomo afferra la tazza d'acqua sull'altarino in sala, offerta per gli spiriti della casa, e nel tentativo di berla se la rovescia tutta addosso. Il grande trauma la porta a lasciar cadere la tazza e scoppiare in un pianto disperato.

Di tutto questo macello nessuno se ne preoccupa, Landlady non se ne preoccupa. Nemmeno le signorine se ne preoccupano.
Tanto dovranno ri-spazzare tutto per spazzare via le pagliuzze che hanno perso mentre spazzavano.

La casa era molto più pulita prima che arrivassero.

Nel frattempo l'uomo dei materassi è arrivato portando 3 nuovi materassi e la biancheria per i letti, (la casa-ufficio ha 3 stanze e 4 letti) e appena mi giro per vederlo andare via una moto con due ragazzi e un bambino parcheggia nel cortile, sono i monta letti o falegnami, non saprei. La cosa che so è che avevo finalmente trovato qualcosa da fare, montare i letti, invece di sorridere al mare di parole della sciura landlady. Ma no, i due monta-letti e il pargolo si mettono a montare i letti e io rimango disoccupata ad essere trascinata per la casa dalla sciura che mi mostra una per una ogni luce a che interruttore corrisponde.
E ce ne sono un casino.
E non hanno alcun senso logico.

Quando finalmente mi sembra sia finita una nuova sciura si palesa, con un giovincello dalla faccia poco sveglia, dal modo in cui urla indicando la cerniera della porta capisco che è quella che dovrebbe aggiustarla.
In totale tra cuccioli e adulti in casa ci sono 15 persone me esclusa:

1 ragazzo aggiusta-porte impegnato a prendere a martellate la serratura (antico metodo cambogiano utilizzato per aggiustare quasi ogni cosa).
2 sciure che parlano urlando e gesticolando
3 monta-letti che montano i letti
3 signorine che spazzano pagliuzze 5 bambini che si rincorrono lanciando cracker e biscotti

che al mercato mio padre comprò.

Intanto l'uomo dei materassi è tornato con tre ventilatori, diventando quindi l'uomo dei ventilatori
e siamo a 16.

Io ormai ci ho rinunciato e mi intrattengo giocando coi bambini; insegno al più grandicello a darmi il cinque, prima basso e poi alto. La sorellina vuole imitarlo ma si è persa un pezzo quindi mi guarda esaltata con il braccio teso in area inclinato verso di me...
Ecco, no.
Diciamo che insegnare alla nipote della proprietaria il saluto nazista il primo giorno che una ONG tedesca apre l'ufficio in casa sua è sicuramente molto promettente.
Di sicuro il mio capo si spaccherebbe dalle risate.
(N.B. questo è sarcasmo. È risaputo che i tedeschi non hanno alcun senso dell'umorismo)
a sto punto tanto vale insegnarle anche a dire “Sieg heil” visto che ormai il danno è fatto.

E ridendo e salutando il fürer le ore passano e io ormai assisto come spettatrice a una telenovela in lingua straniera. Come quando si è in vacanza all'estero e si guarda la tv in hotel;
In questo episodio c'è un chiavistello su una porta che non combacia con la sua altra parte su muro. Il ragazzo poco sveglio lo prende a martellate sperando di convincerlo a combaciare.
Il secondo episodio riguarda una porta che non si chiude a dovere perchè la cornice è troppo spessa e non fa combaciare la serratura. Soluzione? Martellate! Fino a quando impugnato lo scalpello sotto direzione della sciura-aggiusta-porte urlante si mette a sradicare porzioni di cornice dal muro spargendo schegge di legno per tutto il salotto finchè la dannata porta non combacia a dovere.
Il terzo episodio riguarda me, molto vicino a mettermi ad urlare e scacciarli azionando un estintore, anche perchè durante tutto questo processo la sciura landlady non ha smesso un secondo di parlare. Non
un
singolo
istante.
(è arrivata pure a chiedermi se “i buchi sulla faccia quando sorridi (le fossette) ce le hanno tutti nel tuo paese?” volevo risponderle che no, me le ha fatte personalmente mia madre con il trapano a punta fine. Ma non credo avrebbe apprezzato la battuta.)

Finale di stagione.
Alle 17.20 se ne vanno. Per le 20.40 sono a letto dopo aver cenato con un barattolo di ceci. Per le 2.20 sono sveglia e non mi riaddormento fino alle 5. alle 7.20 mi suona il telefono, il mio collega; “la Landlady chiede se gli apri il cancello che deve entrare con le signorine che devono pulire”, Porca********* di quella m***** di d****** vaffanculo lei , la signorine, le scopettine perdi pagliuzze, i cuccioli d'uomo imbottiti di zuccheri, i martellatori di porte e tutti i loro parenti - “no... ringraziala e dille che non c'è problema, finiamo di pulire noi. Molto gentile eh, grazie e arrivederci”
e vaffanculo anche.