Dislocazione CCC



Il problema principale del viaggio.

Il problema principale del viaggio è la presenza in un luogo. Un luogo fisico, un luogo geografico.
È importante specificarlo perchè non tutti i luoghi sono fisici o geografici, passo moltissimo del mio tempo in luoghi non fisici, ma questa è un'altra storia, anzi un altro paio di milioni di storie, ma questa è un'altra storia (quella dell'altro paio di milioni di storie.) e mi fermo qui.
Questo problema in effetti non è solo un problema del viaggio, può essere un problema di tutti i giorni ma si manifesta più frequentemente nel viaggio, nel linguaggio comune può essere male interpretato con una parola: “Nostalgia”, ma la nostalgia è definita come “Stato d'animo corrispondente al desiderio pungente o al rimpianto malinconico di quanto è trascorso o lontano”
la dislocazione CCC si tratta di una patologia che affligge milioni di persone, si verifica quando si ha la dislocazione di Cuore, Corpo e Cervello in luoghi, geografici e non, differenti.
“Casa è dove si trova il cuore” che siano affetti, amori, parenti, amanti, gatti.
Non è il cuore la sede delle emozioni, o dei sentimenti, ma piuttosto lo stomaco, e non sono io a dirlo, reminiscenze di lezioni di filosofia del liceo ne sono testimoni. Solo che con stomaco non veniva CCC, e seppur ho usato disegnare stomacini al posto dei cuoricini venivo spesso fraintesa.
Il cervello è impegnato nel supporre informazioni che non ha, e macina e rimacina km di dati non aggiornati, formulando quesiti relativamente importanti.
Avranno finito il cantiere della metro di solari? Chissà che sta facendo coso... le mie piante saranno ancora vive? Qualcuno avrà dato una pulita alla macchina del ghiaccio? Cosa starà ancora con quel deficiente? Chissà se il gelataio di solari si accorgerà della mia assenza....
il tempo passa e l'involucro vuoto del corpo si aggira privo di stomaco e cervello come un automa che non vive in nessuno spazio e spreca tempo.
A volte tiri forte i guinzagli e li forzi al loro posto, “seduto! Cuccia!” ma come bastardi indisciplinati non perdono l'occasione per correre via lasciandoti ancora a ripetere i giorni senza conservarne memoria.
La dislocazione CCC non solo è subdola ladra di realtà ma essa è anche forgiatrice di illusioni: lo smanettare sconclusionato del cervello si somma al desiderio di relazione dello stomaco, concorrendo a spedire il tutto nell'iperspazio dei viaggi mentali. Sparandoti nell'infinito cosmo di plausibili ma non probabili, improbabili ed inverosimili, impossibili e irrealizzabili situazioni dalle più variopinte sfaccettature, dai mille inizi e dalle mille conclusioni.
Queste sono il paio di milioni di storie di cui poc'anzi, quelle dai luoghi e tempi non fisici in cui passo moltissimo del mio tempo, ma questa era un'altra storia che avevo già deciso di non iniziare a raccontare.
Chi non ha mai smesso di allenare la propria fantasia sa di cosa parlo. E mi fermo qui.
Il vero problema della dislocazione CCC è il guscio vuoto che lascia vagante, l'inconsistenza delle sue azioni, la mancanza della sua presenza. Questa condizione non lascia memoria e ti fa vivere in uno spazio che non ha tempo mentre ti fa sprecare tempo in uno spazio in cui non sei.
Può essere medicina rigenerante durante una traversata di 12 ore di bus, può essere disastrosa dipendenza nella vita quotidiana che scivola via senza lasciare traccia.


Fine.




A te che quando ti sorrido dicendoti “ti ricordi quella volta che..” mi guardi stupito come se stessi parlando di un altro. E a me, che mi rendo conto che non c'eri nemmeno quella volta, perchè hai lasciato il tuo stomaco in quella scatola e il tuo cervello tra le mille pieghe dei futuri possibili.