Se non bestemmio sono brava (Moneyrat e lo sticazzi cosmico Parte III)


Questo capitolo dovrebbe chiamarsi così, ma penso che il titolo spoiler “Thor l'apriporte” renda maggior giustizia a chi se la merita.
Cerco nelle tasche, nella felpa, nelle ventordici tasche e taschine dello zaino, lo svuoto in corridoio blaterando in italiano mentre Thor mi guarda.
Mi siedo, mi viene da piangere.
Casa mia non ha le pareti, e il piano di sopra ha un corridoio aperto sul balcone con 4 porte di metallo, ciascuna chiusa con un lucchetto, ciascun lucchetto è apribile con una chiave, io non trovo la mia.
Mi siedo spalle al muro.
Non so se ridere o piangere.
Semplicemente non ci credo.
Possibilità 1. la chiave è nella camera.
Prendo una scala, faccio il giro della casa, Thor mi tiene la scala, arrivo al primo piano, salgo sul cornicione, apro la zanzariera scorrevole e sono nella mia camera.
Cerco ovunque, la chiave non c'è.
Ansia. Vado verso la porta. Ovviamente chiusa. Dall'esterno. Con il lucchetto, di cui ho perso la chiave.
Non mi sono mai sentita così stupida per così tanto tempo di fila.
Riesco dalla finestra. Nel frattempo si è fatto buio.
Possibilità 2. la chiave è in macchina con Moneyrat, in viaggio verso il mio bell'ostello e la mia cena da 12 portate.
Mi sento più stupida di prima.
Torno a frugare nello zaino, inutilmente. Crollo in corridoio, inutilmente.
Vorrei piangere ma sono troppo stanca.
E puzzo, puzzo un sacco.
Guardo Thor, in piedi a fianco a me. Sorride.
Si vede che vorrebbe solo farsi una doccia, e si sta chiedendo chi comprerà tutto quello che ci serve al posto mio stasera, ma non dice nulla, solo sorride.
Forse voglio piangere. Lui lo vede, sorride “No problem. Ask Julia if there is a copy”.
Non ci avevo mica pensato.
Soluzione 1. Andiamo da Julia che è in ufficio a scrivere il referto della necropsia.
Lei mi guarda in faccia e vede gli ingranaggi del mio cervello incastrarsi “ho perso le chiavi della mia camera” sospiro, Julia mi guarda dubbiosa. Ho parlato in italiano. Il mio cervello si è fuso. Scoppio a ridere, più isterismo che risata. Thor mi batte sulla spalla sorridendo “No problem” e spiega tutto a Julia in tedesco, confabulano per un po', poi Julia chiama Mike (anche lui tedesco) la vedo aprire sportelli, prendere chiavi, con cui apre altri sportelli che contengono altre chiavi, fino ad arrivare ad una chiave. Mi guarda, guarda Thor e la sento dire “Ja, Big thor is with us” mette giù il telefono e si incammina fuori dall'ufficio.
Continua....