Nel recinto dei velociraptor


“ce l'hai la radio? … e prendi anche l'antizanzare, ti servirà”
“se c'è qualche problema, usa la radio. Dovrai stare dentro almeno un paio d'ore.
Non sappiamo come reagiranno, se attaccheranno o meno.... potrebbero aggredirlo perchè ha un occhio solo.. tu lasciali fare, a meno che non lo stanno ammazzando allora intervieni...”
ci incamminiamo verso il recinto,
il recinto dei velociraptor.
Hanno occhi azzurro ghiaccio e pupille minuscole, seguono i tuoi movimenti senza mai sbattere le palpebre, anche perchè non le hanno.
Il cranio glabro non è ricoperto di pelle, pare osso secco e già spolpato dai saprofagi
La pelle squamata riveste le sottili dita, osceni artigli affilati le terminano,
Non dovete farvi ingannare dalle piume, né dall'acuminato becco, loro sono velociraptor.
Il solo vederli mi riempie la pelle di un terrore atavico, come quello provato dai primi mammiferi del cretaceo superiore, succubi di immonde creature piumate.
(per amor di scienza va detto che i velociraptor erano più simili agli uccelli che ai rettili)
Ho sempre avuto un debole per gli “speciali”, quelli con meno zampe del dovuto, storti, ritardini, o con disturbi di vario tipo. Non potrei che stare dalla loro parte, sopratutto se si tratta di non speciali che attaccano in gruppo uno specialino da solo.
Inaccettabile.
Agghiacciante.
Lo stomaco mi si ribalta all'idea di un gruppo di velociraptor che attaccano un velociraptor “speciale”.
Lo stomaco mi si ribalta e poi strizza all'idea che potrei assistere live a questa scena.
Lo stomaco mi si ribalta si strizza e poi si impicca con l'intestino all'idea che potrei dover intervenire se assistessi a questa scena.
Ho un conflitto interiore ENORME che mi contrae la mandibola: essere paladina e combattere l'ingiustizia di 10 bruti contro un debole, facendomi scudo tra lui e la morte oppure.
Oppure che si ammazzino tra loro maledette bestiacce immonde, schifose, cristo che impressione che mi fanno, FATEMI USCIRE DI QUI CAZZO.
Ve l'ho già detto che ho il terrore degli uccelli?
Di quelli che sembrano fottutissimi velociraptor più che mai..
la loro zona è un grosso pezzo di giungla recintato pieno di creature dall'indole assassina.
E io ci sono dentro.
Lo specialino in questione è timido e di bassa statura, ha un occhio solo, l'altro gli è stato cavato da un suo compare, appena liberato si guarda attorno impaurito.
Mi spiace per lui, empatizzo con lui, di lui non ho paura, finchè sta a quei 10 metri di distanza.
O forse non ne ho paura perchè so che qui da qualche parte tra le frasche ce ne sono altri, il doppio se non il triplo più grossi, che potrebbero attaccarlo da un momento all'altro,
che potrebbero attaccarci da un momento all'altro..
io non sto con lui eh... manco lo conosco.
Meglio non empatizzare troppo.
Rimango in silenzio, lo guardo avanzare incerto, avanti e indietro, finchè non si decide e rimane li, fermo.
Io pure sto ferma.
Passano i minuti, e una miriade di ipotetici futuri si susseguono nella mia testa:
calma piatta, anche gli uccelli cessano di cantare, una rana si interrompe ingoiando l'ultimo crack. Rumore di un rametto spezzato, frasche che si muovono, i miei occhi sgranati che rimbalzano da una parte all'altra, sagome alte avanzano orride, i becchi accuminati e gli occhi gelidi, ci hanno circondati, guardo il mio compare orbo ed è un attimo e inizio a correre lasciandolo al suo destino.
Ma no, non potrei mai.
Mi fermo e combatto.
Il primo si lancia su di me, schivo la punta del becco diretta ai miei occhi, lo afferro per il collo mentre respingo con un calcio al petto il velociraptor che mi stava attaccando alle spalle, faccio perno e giro attorno alla bestia ritrovandomi sulle sue spalle, schivo altre due beccate, la terza la blocco con il becco che tengo saldo nel pugno..
un rumore improvviso
un ramo si schianta al suolo
Allarme!
esco dal mio film mentale e mi guardo attorno
Lo specialino fa lo stesso.
È solo uno scoiattolo.
Calma. È tutto okay
qualche secondo e torno nel mondo dei sogni.
Sarebbe bello avere un'arma...
afferro un ramo e lo agito in aria cercando di spaventare i mostri che ci stanno circondando, lo specialino si fa piccolo e si nasconde tra le mia gambe, gli occhi glauchi fissi su di noi, le zampe scarne e affilate, aprono le ali per intimorirci, vogliono che indietreggiamo, mi tremano le gambe e il cuore batte amille, non mi muovo di un passo, non potrei nemmeno se volessi.
CHHFFFTTT Chiara? Chffff Chiara?
Mi chiamano alla radio, controllano se sono ancora viva.
Glielo confermo biascicando qualcosa tra un kkfffhhhkkk e l'altro.
Lo specialino siede tranquillo a una quindicina di metri da me e il sole che filtra tra le foglie riscalda la placida aria.
Il bastone non basta...
lo specialino mi passa una motosega, io caccio un urlo da guerra che fa rizzare i peli delle gambe anche a xeena nell'antica grecia. Comincio a fare affettati di pollo gigante, zampe e becchi volano ovunque, le verdi foglie si tingono di rosso, lo specialino ride maligno mentre altri velociraptor ci corrono furiosi in contro, andando verso il trita carne umano..
Kfhhhhhkkkkkkk
chhhhffffffcccchhh
così non rende l'idea
arrivano ad essere alti anche un metro e 50,
con un'aertura alare di 2.50 m.
il più grosso che abbiamo pesa 9 kg,
e non ha paura dell'uomo.
kkkkkffffhfhhhchihdhdhd
la radio non prende bene, qualcuno sta parlando ma il segnale è disturbato
“sono loro... stanno interrompendo il segnale per isolarmi...”
mi guardo attorno spaventata, rimango immobile, tendo tutti i miei sensi nel cercare di captare anche il più piccolo rumore.
Ma nulla accade.
Vorrei dirvi che qualcosa di epico è successo, ma in realtà sono rimasta 3 ore seduta a una buona distanza da un marabù minore orbo senza che nulla di speciale accadesse.
Insomma, potevo anche risparmiarmi la fatica di scriverlo.
...
Però provateci voi a entrare in un recinto pieno delle vostre peggiori fobie, poi vediamo chi dice “Eh vabbeh”
non è finita...
nella prossima puntata succede qualcosa.