È difficile rendere l'idea a parole della potenza della natura in questo posto; siamo abituati ad una natura “addomesticata” che si può invasare, rinchiudere in serre e aiuole, riempire di pesticidi e sottoporre a piani di abbattimento.
È distante da noi la reale portata della sua indomabilità, la reale percezione di quanto insignificanti e inermi siamo davanti alla sua potenza.
Un esempio costante lo avete nei marciapiedi, quando quei fili d'erba che crescono prepotenti scansando il cemento, erbacce ostinate che spaccano l'asfalto.
Ecco, quando vedrete la prossima pianta farsi beffe dell'operato umano, ricordatevi che qui siamo solo uno dei tanti ospiti, insignificante e non più di tanto desiderato.
Qui la natura è prepotente, ti ricorda che ogni cosa che hai non ti appartiene, è solo materia che ogni organismo può utilizzare a suo piacimento, te lo ricorda quando la muffa riempie i tuoi vestiti nell'armadio, te lo ricorda quando attacca anche i libri e non te lo dimentichi quando cresce anche sullo schermo del tablet.
Ciò che ti appartiene è solo quello con cui sei nato, e ti appartiene solo finchè qualche altro organismo non deciderà di nutrirsene.
E allora diventerai parte di quell'organismo come prima di essere te eri parte di qualcun'altro.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH SIWEGNAAAAAAAA ** immagine della rupe dei re** e qui parte la canzone del re leone, il cerchio della vita (eddai che lo so che la sapete tutta)