_ Washing turtle and junky monkey_

La mattina solitamente lavo le tartarughe.
Le asciugo anche.
Le cose se le si fa, le si fa bene.

Sono arrivate da un sequestro 17 tartarughe (Malayemys subtrijuga) erano al mercato, pronte per essere vendute e mangiate (le saltano nella wok dopo aver tagliato la testa e le zampe)
Non sono messe molto bene, non entro nei particolari, ma diciamo che perdono pezzi a toccarle.

E così le lavo ogni mattina, una ad una, le disinfetto e gli metto la crema e il collirio, e le passo alla veterinaria che gli somministra le terapie.

Stamattina no, i cani hanno abbaiato metà della notte e mi sono svegliata in ritardo. Rincoglionita
arrivo al lavoro (15 m circa da casa mia, vivo nella riserva) e noto i miei colleghi fuori dal cancello che guardano in alto.
Le scimmie sono vicino alla gabbia delle scimmie
non dentro,
vicino.
Durante la notte sono scappate, e invece di darsela hanno pensato bene di cazzeggiare in zona.
Si tratta di macachi (Macaca mulatta e M. fascicularis)
fastidiosi, irascibili, molesti macachi.
Non sto a raccontarvi tutte le fasi che hanno portato all'attuazione dei piani di cattura. Io di base me ne sono infischiata, non amo gli animali in gabbia, se riescono a vivere al di fuori di essa, buon per loro. Io vado a lavare le tartarughe.

Le Mekong Snail eating turtle (questo il nome delle tarte) sono bestioline molto piacevoli, hanno il muso decorato da disegni che le rendono simili alle maschere del teatro kabuki, e quando mordono col cazzo che ti lasciano. Le tartarughe non hanno i denti, ma osso affilato e mandibole forti, effetto cesoia.
Immaginatemi quindi in quarantena, che sciabatto su e giù con questi piccoli kabuki tra le mani, dandogli nomignoli mentre mi imprecano contro, con la bocca aperta pronte a potarmi un dito.

Non mi ricordo più perché ho deciso di raccontarvi questo, o dove stia la parte divertente, certo potrei parlarvi del pitone (Pitone delle rocce birmano Python bivittatus) a cui ogni giorno laviamo la bocca e facciamo fare i gargarismi, e che quando non sono io a catturarlo trova sempre il modo di pisciarmi addosso.
Ecco, diciamo che non è perchè ci tiene ad essere catturato da me, è che se tieni la testa sei lontano dal culo (belli gli animali lineari).
Oppure del cucciolo di velociraptor che devo nutrire tre volte al giorno e che fa rumori inquietanti e cerca di beccarmi le mani (di lui e della sua infame specie vi parlerò più avanti)
oppure potrei solo riguardare il titolo e ricordarmi che il fulcro erano le scimmie evase.

È passata una settimana e tutte le scimmie sono state ricatturate, tranne una.
La maggioranza è stata catturata con una gabbia con del cibo dentro, e una corda legata alla porta.
Semplice e a prova di idiota, l'unico inconveniente è che qualcuno (io) ha passato un pomeriggio con una corda in mano.

L'incatturabile si rifiuta di entrare nella gabbia. Ormai ha fame, e sono 3 giorni che ruba dal recinto delle tartarughe (quello dell'albero volante), ma la verdura non gli basta.
Ogni tanto infila le mani nei recinti altrui per scippare il porcospino o le altre scimmie, procurandosi graffi e insulti in varie lingue.
Sta fisso a corteggiare una macaca, in una gabbia distante dalla sua.
Le chiamano le tre Potatoes, sono tre macache grasse e pacifiche che condividono una gabbia, ma grasse davvero eh. E sono pure a dieta.
Il fatto che 'sto Romeo peloso vaghi da una settimana non preoccupa molto, qui in Cambogia è pieno di posti con scimmie libere, Angkor wat in primis, quindi finchè si limita a rubacchiare cibo e non danneggia nessuno gli sforzi per catturarlo sono minimi.
Finchè un giorno non decide di inseguire i turisti del tour guidato, e subito dopo cerca di attaccare Thor (chissà che hai fatto per farti attaccare..)
Urge una soluzione.


Prepariamo delle banane alla ketamina.


La ketamina è un forte anestetico dissociativo, in poche parole vogliamo che la scimmia sia troppo fatta per attaccare o scappare.
Funziona, la scimmia mangia di gusto, e dopo nemmeno mezz'ora inizia a guardarci in modo strano.
È accanto alla gabbia con la sua potato-fidanzata, si stanno spulciando e i movimenti di lui diventano sempre più scoordinati, si manca la bocca quando cerca di mangiare una pulce, cade dal suo trespolo e quando cerca di scalare la gabbia le mani mancano la presa.
È come guardare un tuo amico che ha bevuto troppo sbiascicare e cercare di comunicare. Non so a questo punto se questo pensiero mi viene perchè i miei amici sono delle stupide scimmie o perchè le scimmie hanno espressioni dannatamente umane.


Deve essere una sensazione orribile quella di perdere il controllo del tuo corpo senza saperne il motivo. Non fidatevi quando qualcuno vi offre delle banane.


Sembra fatta. Nel senso, non la scimmia, lei è fatta di sicuro.
Sembra che basti un retino per catturarlo.

Invece no, quando uno dei keeper si avvicina per prenderla lei corre in cima alla gabbia.
E quando ci avviciniamo si sposta dall'altra parte (è pericoloso avvicinarsi o salire sulla gabbia, le altre scimmie cercherebbero di strapparti i piedi).
È così il nostro eroe si gode la fattanza, prendendo il sole e dormicchiando con la potato-fidanzata a fianco.
Non è finita.
Nella prossima puntata.


Junky monkey II – la keta non basta.






Junky monkey II – la keta non basta.


Se la ketamina non è bastata vorrà dire che si merita un blowpipe.
Julia, la veterinaria prepara un dardo ripieno di succoso sedativo.
Il blowpipe non è altro che una cerbottana usata per la teleanestesia. “mi sono allenata usando come bersagli le foglie” mi dice la vet.
Ma se l'avessi avuta a casa, mi sarei allenata usando come bersagli gli ubriaconi che urlano sotto casa mia.l'animale una volta colpito si potrebbe spaventare e scappare su dei rami alti, per poi addormentarsi e precipitare spaccandosi il collo.E così Julia lo centra in pieno su una chiappa, e sotto sono in 3 con i retini, pronti a catturarlo.La ketamina l'ha retta bene, ma questo stenderebbe anche un cavallo; si accascia su un ramo, cerca di appendersi con le zampe, rimane ciondolante finchè queste non perdono la presa.Viene preso, visitato, vaccinato e pesato (già che ci siamo) e messo in una gabbia accanto alla sua aspettando che si svegli.

Sembra di vedere un cristiano dopo una serata in discoteca; si stropiccia gli occhi, si rigira mugulando, storce la bocca in un gesto di disgusto, il primo occhio che si apre contiene un interrogativo “che minchia ho fatto ieri sera” si guarda attorno spaesato senza rendersi conto di dove si trovi. Si tocca ripetutamente la testa come a cercar di mettere assieme i ricordi.

Buon sabato mattina, fattone.