La ardilla bandido

La ardilla bandido è rosso come il il fuoco e veloce come il lampo
Galeotto fetente, conosce il mondo umano e la sua crudeltà,
lo ha visto da dietro le sbarre di una gabbia, ed ora che è libero, è tornato per distruggerlo!

Ci ha portato il suo scoiattolo dicendo che le sarebbe mancato moltissimo, ed è tornata pure a trovarlo un paio di volte.
A lui non sembra manchi lei.
Per nulla proprio.
Ha fatto il periodo di quarantena in gabbia, ma una volta finita si è deciso che sarebbe stato meglio fuori.
O è scappato.
Non saprei.
Sta di fatto che ogni mattina in quarantena qualcuno appende una ciotola sulla rete esterna, in alto, vicino al tetto.
Mi son chiesta perchè più volte, finchè una mattina mentre mi orientavo tra i mille piatti da distribuire in quarantena l'ho visto, un lampo rosso disceso dall'albero.
Senza indugio è saltellato verso di me, fermandosi a pochi centimetri dai miei piedi.
non mi fido della gente troppo amichevole,
tanto meno se sono scoiattoli.
Colmo di disappunto nei suoi occhietti neri mi ha fatto notare che la sua ciotola non era ancora stata appesa, e lo ha fatto saltellando tra un piatto e l'altro ricolmo di succulenta frutta, fino ad arrivare alla sua ciotola, e solo dalla sua ha preso un grosso tocco di frutta.
Non ha avuto dubbi.
Io son mezz'ora che cerco di capire che piatto va a chi.
Lui tra le 5 ciotole di frutta presenti ha preso proprio la sua.

Si è arrampicato lesto sul tetto della quarantena e da li ha iniziato a mangiare,
giudicandomi.

Mi hanno detto che è amichevole, e che tenta di mordere solo quando lo catturi.
Non ha tutti i torti.
Anche io morderei se uno stupido umano mi afferrasse.
Sono in ritardo, oppure lui è in anticipo
fatto sta che è sulla rete della quarantena, e io sono appena arrivata con le ciotole, tra cui la sua.
Decido di essere amichevole a mia volta, prendo la sua ciotola e gliela porgo, lui senza la minima titubanza balza sulla mia mano e ci si accomoda ad indagare la composizione della sua colazione.
Rimango ferma per un attimo, sentendo il suo culetto peloso e le sue unghiette appuntite su mio metacarpo.
Ha scelto del mango.
Lo afferra coi dentoni davanti e comincia a risalirmi il braccio,
le unghiette fanno male, sobbalzo e mi agito
“dove diamine pensa di andare?!” arrivato all'altezza dell'incavo del gomito spicca un salto verso la mia faccia
strabuzzo gli occhi e mi piego indietro
perfetto, la rampa è in posizione,
con le sue manine rosa atterra leggiadro come un panda sulla mia spaziosa fronte,
pianta le unghie posteriori nella mia carne e contraendo le chiappette spicca il volo
wiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
ed è sul tetto a degustare il suo mango,
mentre io rimango come una scema con la mia ciotola in mano e il timbro delle sue zampette demoniache sulla fronte.

Bandito.