La termite della merda



Ci sono quei giorni che decidi di pulire, e allora metti in ordine,
sposti cose per pulire i ripiani,
poi risposti le stesse cose su altri ripiani per pulire i ripiani su cui le avevi spostate prima,
passi la scopa spingendo lo sporco a cadere negli spiragli tra le assi del pavimento,
rimuovi i cadaveri degli insetti dagli angoli,
e allora già che ci sei anche dai muri; tra ragnatele e muffa s'infrattano tra le assi un sacco di bestioline,
ti sposti più in su' che ci son pezzi di falena penzolanti dalle luci e poi ragnatele annerite sul soffitto e il ventilatori dalle pale scure di moscerini.
Brandisci la scopa come l'asta di un bandiera al palio di Siena e spazzando a larghe bracciate il soffitto che nevica di esoscheletri di ragni e polvere e pezzi di cose.
Guardi il soffitto soddisfatta.
anche se andrebbe riverniciato è molto meglio di prima.
Lo sguardo ti cade sul pavimento
e poi sui ripiani
e sedie
e cuscini,
pieni di esoscheletri di ragni e polvere e pezzi di cose, appena discesi dal soffitto.


Daccapo.


Alla fine s'è fatto buio e ti siedi soddisfatta mangiando una cosa guardando un film,
lo schermo luminoso si riempie presto;
una ad una s'accalcano a goderne la luce,
una ad una diventano centinaia finchè non distingui più le immagini sullo schermo.


No dai.


È la fantastica termite della merdadiddiocane i cui maschi, che nascono solo ogni terzo venerdì dispari del mese, escono volando dai loro imperi di terra sciamando a milioni per andare, dopo una notte di frenesia riproduttiva, a morire tutti sul mio cazzo di pavimento.
e sui ripiani
e sulle cose spostate
e tra le travi del muro
e tra le ragnatele del soffitto
e sulle pale del ventilatore


e cazzo però
a saperlo pulivo domani.