La storia dei delfini di fiume




Nota: questa è la traduzione dall'inglese di una storia del folklore del nord della Cambogia, è scritta su un cartello vicino al Mekong, dove vivono i delfini. L'ho tradotta così come è scritta, cercando di cambiare il meno possibile per riportarvela sgrammaticata ma fedele.




C'era una volta un Tevada (un angelo maschio) su un enorme albero sacro e una ragazza in un villaggio. La ragazza portava offerte all'albero sacro e pregava per la felicità della sua famiglia e del suo villaggio, Il Tevada vedendola se ne innamorò; questo accadde perché egli fu suo marito nella vita passata. Così il Tevada cercò di rivederla ma potè solamente avvicinarla durante la notte e prendendo le sembianze di un pitone. La ragazza appena lo vide sotto forma di serpente si spaventò e lui riprese presto le sue sembianze originali e le spiegò del loro legame e delle lore vite passate.

Il Tevada sotto forma di pitone visitò la ragazza ogni notte finché un giorno i genitori di lei non li scoprirono assieme. Il Tevada spiegò loro la situazione e li guidò dove era nascosto un tesoro; i genitori della ragazza trovarono il tesoro e diventò la famiglia più ricca del villaggio.

La storia della ragazza che si sposò con un pitone e divenne ricca face presto il giro del paese.

In un remoto villaggio c'era una coppia invidiosa che spinse la figlia a cercar la stessa sorte, sposandola ad un pitone.
Il padre andò nella foresta e trovando un grosso pitone affamato lo portò a casa e organizzò la cerimonia invitando amici e parenti, anche se molti ospiti furono sorpresi da questo strano matrimonio.
Quando arrivò la notte, la sposa venne lasciata sola con il serpente affamato.
Il pitone iniziò a ingoiare la sua preda, la ragazza.
Lei sotto shock urlò chiedendo aiuto, ma i genitori la ignorarono, dopo un po i genitori si insospettirono quando non sentirono più la ragazza urlare.
Trovarono immediatamente solo il serpente e il suo corpo ingrossato nella stanza.
Tagliarono la pancia al serpente per salvare la figlia.
Fortunatamente la ragazza era ancora viva, ma tristemente, il suo corpo era ormai contaminato dal sangue di serpente e dalle sue secrezioni. Anche se ella provò a lavarsi la puzza di pesce rimase su di lei.
Era così imbarazzata e sconvolta.
Scoraggiata decise di uccidersi buttandosi nel fiume.
All'improvviso il suo corpo si trasformò in un delfino e iniziò a nuotare nel fiume.
Leggenda vuole che i delfini di fiume esistano da quel giorno.