Not a Long's story



Gli asiatici hanno quell'età che da quando hanno 15 anni a quando ne hanno 47 sembrano un continum di età, che non sai definire, poi di punto in bianco si svegliano la mattina che hanno i capelli bianchi e le rughe, e allora li è piu facile dire okay, quel tipo ha 60 anni.

Long ne ha 40, quindi potrebbe averne 16 come 47, fisicato, pelle caffelatte e sorriso smagliante. Ha un localino nascosto tra le viette infrascate dietro pub street, a Siem Reap.
È un localino abbastanza piccolo, carino, che fa i gin tonic come piacciono a me; economici.
L'altra sera a Long ho chiesto perchè si chiama Long.
Domanda che faccio spesso, anche a chi non si chiama Long.
Mi piace sapere le ragioni dei nomi, e il loro significato.
Lui mi ha detto che non si chiama Long.
Una storia che inizia molto bene.
Quando era bambino un giorno ha deciso di andare a scuola. Non perchè la famiglia o chi altro glielo avesse imposto, ma perchè, raggiunti i nove anni di età pensò che fosse arrivato il momento di andare a scuola. E così insieme agli altri bambini del villaggio Long si presentò a scuola quella mattina. La maestra vedendo un bambino nuovo lo mandò dal preside che gli chiese il nome.
Lui rispose “tutti mi chiamano Long”
Direttore “e il nome di tuo padre?”
Long “ Long è il nome di mio padre“
Direttore“no, non funziona, torna domani con un altro nome”.
E così tornò a casa.

Nota importante; in Cambogia spesso non esistono i cognomi, ma i figli prendono il nome proprio del padre o della madre come cognome, per esempio la mia amica Mao, si chiama Mao Tia, perchè suo padre si chiama Tia (che vuol dire papera, chiamato così perchè da piccolo camminava come una papera).



Così Long andò da sua madre e le chiese quale fosse il suo nome, e la madre rispose; “Chein, ma non l'abbiamo mai usato” difatti da quando ha memoria nessuno lo ha mai chiamato Chein, tutti lo hanno sempre chiamato Long.

Così il giorno dopo tornò a scuola, con il suo nome nuovo di pacca (mai usato) e il preside fu soddisfatto di quel nuovo nome e lo ammise in classe.
Questa è la storia di Long, se lo incontrerete nel suo locale a Siam Reap, che, guarda caso si chiama Long's bar, salutatelo chiamandolo Chein, lui non si girerà perchè il suo nome è Long.

Fine.

Ecco a voi una foto di Long e del suo gatto davanti a Long's bar




Questa storia mi è stata raccontata in una sera che è scivolata lunga verso una consistente quantità di gin tonic, ben sapendo che i ricordi tendono ad evaporare assieme all'alcol ho affidato questa storia ad un audiomessaggio che ho spedito a Sweeney, che l'ha custodito saggiamente come gli antichi facevano con le storie raccontate attorno al fuoco, e ne ha fatto dono a voi tutti, inoltrandomi quel messaggio dopo che la stolta (io) l'ha cancellato inavvertitamente per ben 2 volte.
Fine.